MARA BENADUSI

Mara Benadusi (PhD) è professoressa associata in discipline demoetnoantropologiche nell’Università degli Studi di Catania dal 2014, dopo essere stata Ricercatrice nell’Università degli Studi di Bergamo. Dal 2015 al 2017 ha fatto parte del Consiglio direttivo della Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA) di cui è stata Presidente dal 2018 al 2020. Dirige, con Marco Bassi, la rivista Antropologia Pubblica. Negli anni, i suoi interessi di ricerca si sono incanalati nello studio di disastri, crisi ambientali e altri sconvolgimenti territoriali, tra Oceano Indiano e Mediterraneo, su cui ha pubblicato monografie, curatele e diversi saggi, apparsi in volumi e riviste nazionali e internazionali. Ha condotto un’indagine etnografica a seguito dello tsunami asiatico del 2004, in Sri Lanka, per ricostruire le pratiche del dono umanitario e analizzarne le cause profonde e gli effetti di lunga durata nel tessuto locale. Successivamente, il lavoro in Sicilia l’ha spinta a concentrare i suoi interessi sulle frizioni ecologiche che investono il corridoio petrolchimico siracusano nell’attuale fase di tardo industrialismo (2015-2019). A partire dal 2020, si occupa di religiosità popolare connessa ai flussi migratori nel Mediterraneo e alle pratiche di accoglienza, con particolare riferimento alle espressioni devozionali che danno forma allo spazio transnazionale della diaspora cingalese tra Sicilia e Sri Lanka.

 

Mara Benadusi (PhD) has been an Associate Professor in demo-ethno-anthropological disciplines at the University of Catania since 2014, after serving as a researcher at the University of Bergamo. From 2015 to 2017, she was a board member of the Italian Society of Applied Anthropology (SIAA), where she served as President from 2018 to 2020. She co-edits the journal Antropologia Pubblica with Marco Bassi. Over the years, her research interests have focused on disasters, environmental crises, and other territorial disruptions in the Indian Ocean and the Mediterranean. She has published monographs, edited volumes, and essays in national and international journals. She conducted ethnographic research following the 2004 Asian tsunami in Sri Lanka, reconstructing humanitarian gift practices and analysing their root causes and long-term effects on local communities. Later, her work in Sicily led her to focus on ecological tensions affecting the petrochemical corridor of Syracuse in the late industrialism phase (2015–2019). Since 2020, she has studied popular religiosity linked to migration flows in the Mediterranean and hospitality practices, with particular attention to devotional expressions shaping the transnational diaspora space of Sri Lankan communities between Sicily and Sri Lanka.