Progetto di Rilevante interesse Nazionale PRIN_201773AHHL
Migrazioni, spaesamento e appaesamento: letture antropologiche del nesso rituali/migrazioni in contesti di Italia meridionale
Migrations, blurring boundaries, and home-making: Anthropological analysis of the rituals/migrations nexus in Southern Italy

IL PROGETTO DI RICERCA
Il progetto, incluso tra i PRIN 2017, esplora i rituali legati alla migrazione nei contesti urbani dell’Italia meridionale, con l’obiettivo di comprendere come questi fenomeni contribuiscano alla socialità, all’integrazione, o alla polarizzazione socio-politica.
Attraverso ricerche sul campo in Sicilia e Basilicata, il progetto indaga tre aspetti principali: le dinamiche dei rituali religiosi pubblici che coinvolgono migranti, le pratiche rituali emergenti specifiche alla condizione migrante, e le ritualizzazioni istituzionali legate all’accoglienza.
Combinando approcci interdisciplinari e strumenti multimediali innovativi, l’iniziativa punta a superare stereotipi e favorire una comprensione più profonda e sensoriale del rapporto tra migrazione e ritualità.
I risultati includeranno un archivio multimediale accessibile online e una mostra itinerante.
QUATTRO UNITÀ DI RICERCA
Tre unità di ricerca in Sicilia e una in Basilicata
Unità di Messina: si concentra sull’analisi etnografica dei rituali dei lavoratori di origine straniera, in particolare la Festa del Magal celebrata dalla confraternita senegalese muride all’interno del ghetto rurale di braccianti agricoli migranti nei pressi di Campobello di Mazara (TP), e i riti della comunità cingalese nel Rione Sanità di Napoli. L’osservazione etnografica dei riti viene inquadrata all’interno delle dinamiche economiche, sociali e politiche che legano i fenomeni migratori ai territori di arrivo.
Unità di Palermo: indaga le pratiche religiose di comunità tamil e mauriziane (indù e cattoliche) in relazione agli spazi urbani e alle temporalità di Palermo, con particolare attenzione al pellegrinaggio al Santuario di Santa Rosalia. L’unità ricostruisce calendari festivi, modalità di culto e interazioni con cerimonie locali come il Festino di Santa Rosalia.
Unità di Catania: esamina le comunità singalesi di diverse religioni (cattolica, indù e buddista) in Sicilia orientale, indagandone le connessioni transnazionali con lo Sri Lanka, le forme ordinarie di ritualizzazione nonché il coinvolgimento nei principali complessi rituali e devozionali locali, attivati da feste patronali (Sant’Agata a Catania) e non solo (Madonna del Tindari nel Messinese).
Unità di Matera: analizza i rituali dei migranti in Basilicata, sia laici che quotidiani, e studia pratiche di adattamento culturale, con focus etnografico sui contesti del Metapontino e dei gruppi islamici di Bari. L’unità cura inoltre la progettazione della mostra sui temi del progetto, grazie alle competenze museografiche interne.
